Con il voto favorevole del Consiglio Comunale
si è concluso il primo step amministrativo sulla gestione delle reti gas previsto dal D.M. 226/2011. Il
nostro Comune, come tutti i 48 comuni dell’Ambito Territoriale
Minimo (ATEM) di Ancona, ha così approvato la convenzione che dà mandato al
Capoluogo di Provincia di essere Stazione Appaltante e quindi di
gestire i prossimi bandi di gara per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas naturale. Sempre secondo un Decreto Legislativo nazionale
n. 164/2000 era stato legiferato che per le attività di servizio pubblico gli
Enti locali avrebbero dovuto usare lo strumento delle gare. A questo si
aggiunsero altri decreti che prevedono l’individuazione di un soggetto
responsabile per ogni ATEM (Stazione Appaltante, per Osimo deve essere Ancona)
e quindi la necessità che ciascun Ente Locale affidi alla Stazione Appaltante
del suo ATEM di riferimento l’incarico di gestire i bandi per suo conto.
La Convenzione diventerà regolamentare con il voto favorevole dei due terzi dei Comuni
dell’ATEM (sono ormai 30 quelli che l’hanno approvata) e con i due terzi dei
punti di riconsegna rappresentati.
In caso di inerzia il Comune di Osimo
secondo la legge avrebbe rischiato il COMMISSARIAMENTO da parte della Regione Marche
e la condanna al pagamento di una sanzione. Il Pd Osimo ed Energia Nuova hanno
garantito l’approvazione di un passaggio che, piaccia o meno, è previsto dalla
normativa nazionale e prima ancora europea.
Il nostro Comune negli ultimi mesi ha instaurato stretti contatti con il Comune di Ancona ed il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) che, per conto della Stazione Appaltante, hanno redatto la convenzione e stanno seguendo tutta la procedura, come testimoniano i diversi passaggi avvenuti nella III Commissione Ambiente e Territorio. Osimo verrà rappresentata in tutti i tavoli che monitoreranno i lavori della Stazione Appaltante e in quelli che, per i 12 anni successivi al bando, controlleranno l’attività del vincitore della gara d'incarico per la distribuzione gas.
Il nostro Comune negli ultimi mesi ha instaurato stretti contatti con il Comune di Ancona ed il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) che, per conto della Stazione Appaltante, hanno redatto la convenzione e stanno seguendo tutta la procedura, come testimoniano i diversi passaggi avvenuti nella III Commissione Ambiente e Territorio. Osimo verrà rappresentata in tutti i tavoli che monitoreranno i lavori della Stazione Appaltante e in quelli che, per i 12 anni successivi al bando, controlleranno l’attività del vincitore della gara d'incarico per la distribuzione gas.
E ora qualche delucidazione su quanto è stato detto e scritto in questi ultimi giorni.
Il tormentone del momento è: il Comune venderà la sua rete gas! FALSO. La legge prevede che le reti gas del Comune restino di sua proprietà indipendentemente da chi vincerà la gara. Il gestore dovrà versare al Comune un canone di utilizzo per i prossimi dodici anni (indennizzi monetizzati in base alle regolamentazioni dell’Autorità dell’Energia Elettrica ed il Gas AEEG). Le reti che invece sono di proprietà dell’azienda che attualmente gestisce il gas (nel nostro caso Astea) passeranno al nuovo gestore che dovrà indennizzare il vecchio proprietario per il corrispondente valore (anche qui derivante dalle indicazioni AEEG).
Il tormentone del momento è: il Comune venderà la sua rete gas! FALSO. La legge prevede che le reti gas del Comune restino di sua proprietà indipendentemente da chi vincerà la gara. Il gestore dovrà versare al Comune un canone di utilizzo per i prossimi dodici anni (indennizzi monetizzati in base alle regolamentazioni dell’Autorità dell’Energia Elettrica ed il Gas AEEG). Le reti che invece sono di proprietà dell’azienda che attualmente gestisce il gas (nel nostro caso Astea) passeranno al nuovo gestore che dovrà indennizzare il vecchio proprietario per il corrispondente valore (anche qui derivante dalle indicazioni AEEG).
A questo proposito vanno fatte due considerazioni:
1) l’Astea
è una società privata. Se si voleva garantire la proprietà pubblica delle reti
gas lo si poteva fare e c'era il tempo per farlo (la prima normativa in materia risale a oltre 15 anni fa), ma le scelte fatte in tutti questi anni
sono andate nella direzione opposta. Ora riacquistare le reti a pochi mesi
dalla gara sarebbe finanziariamente insostenibile per il Comune, oltreché da un
punto di vista legislativo di dubbia legittimità e quindi a rischio
impugnazione;
2) Nulla vieta ad Astea di partecipare alla prossima gara di
distribuzione gas e vincerla. Chi oggi mette la mani avanti prevedendo un esito
negativo per Astea, è lo stesso che fino a ieri governava la città decidendo anche le stesse sorti di Astea. In un contesto come quello attuale, l'ex municipalizzata di Osimo non si può difendere alzando mura medievali, ma scegliendo validi partner sul mercato in grado di farla competere alla pari con altri grandi operatori. L'Astea si presenterà al prossimo bando di gara nelle condizioni dettate dalle scelte aziendali fatte nel corso di questi anni.