Scegliere un’assistente
familiare per sè o per i propri familiari non è sempre facile. Chi cerca una
badante spesso non sa a chi rivolgersi e soprattutto non ha alcuna garanzia
sulle capacità professionali e sulla qualifica di chi dovrà assumere. Lo
strumento più utilizzato sino a poco tempo fa è stato il semplice passaparola. Da
qui l’idea di creare un registro per mettere in contatto la
domanda e l’offerta, dove possano iscriversi gli operatori del settore indicando le proprie competenze
ed esperienze lavorative, e allo tesso modo sia consultabile
dalle famiglie interessate ad assumere una colf-badante.
Se ne discuterà nel prossimo consiglio comunale di sabato 3
ottobre, attraverso un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico di
Osimo, che invita Sindaco e Giunta ad attivare in via sperimentale un registro
per gli assistenti familiari per anziani e persone ‘fragili’, da gestire
tramite un apposito sportello informativo, anche mediante forme di
collaborazione con soggetti del terzo settore (associazioni di volontariato,
cooperative, etc.) e con enti istituzionali di vari livelli, al fine di avviare
percorsi formativi per gli stessi operatori del settore.
L’assistenza
agli anziani non autosufficienti è un tema sempre più centrale della nostra
società, in particolare il settore delle colf-badanti che negli ultimi
anni ha avuto una regolamentazione legislativa per consentirne l’emersione dal
lavoro nero. Nonostante ciò si avverte l’esigenza da parte di numerose famiglie di avere un supporto
al momento della scelta della persona che si dovrà prendere cura dei propri
familiari.
Nelle Marche sono quasi 63 mila gli
anziani non autosufficienti, e di questi quasi 7 mila vengono assistiti all’interno
di case protette, residenze sanitarie e case di riposo, oltre 10 mila sono seguiti dall’Assistenza domiciliare
integrata, mentre per gli altri sono direttamente le famiglie a provvedere tramite
l’assistenza di congiunti e parenti o facendo ricorso alle 10700 badanti attive
sul territorio marchigiano.
Le famiglie
molto spesso non sanno a chi rivolgersi per trovare la persona giusta in grado
di assistere adeguatamente i propri anziani. Ad oggi la mancanza di un registro
crea un proliferare di soggetti che lavorano senza essere spesso idonei o
abilitati, contattati magari attraverso un semplice passa-parola. La famiglia,
attraverso questi elenchi, può capire meglio la qualifica della badante e
scegliere quella che, sulla base del suo profilo e delle esperienze, risponde meglio
ai bisogni di assistenza. La badante, invece, grazie a questi registri, riesce
ad aumentare le probabilità di trovare delle proposte di lavoro che si adeguino
alle sue peculiarità e le valorizzino.
In questo scenario il gruppo consiliare PD chiede di
creare un registro ove possono registrarsi tutti gli operatori che vogliono
operare come assistenti familiari, indicando le abilità e competenze, con una sezione
dove raccogliere magari i feedback delle famiglie ospitanti, fornendo le prime
informazioni di base e indicando poi i centri in cui poter sottoscrivere un
contratto di lavoro.