La riorganizzazione della sanità regionale penalizza Osimo e la Valmusone.

Di tutti i milioni di euro del PNRR, non ce n'è uno che verrà speso per il nostro territorio.

Anzi, ci viene tolta l’istituzione di una Casa della Salute (oggi ridenominata Casa della Comunità), un servizio essenziale di assistenza sanitaria, che invece era prevista nel piano sanitario della giunta Ceriscioli, insieme al nuovo Ospedale Inrca dell'Aspio.
E non si dica che non si investe ad Osimo per colpa dell'Inrca! La Regione Marche non investe nella sanità ad Osimo esclusivamente per una sua scelta politica.
E’ bene ricordare che i fondi del PNRR per la missione Salute, sono destinati prevalentemente al potenziamento o la creazione di presidi territoriali, come le Case della Comunità o gli Ospedali di Comunità.
Una casa della comunità è una struttura in cui è previsto un team di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di comunità e operatori socio-sanitari.
Il piano regionale indica la presenza di una casa della comunità ogni 20.000 abitanti, ma ad Osimo -che ne conta 35.000- non è prevista. Perché?
Non è previsto nessun piano per riqualificare il SS Benvenuto e Rocco, l’ex ospedale Muzio Gallo, l'ex dispensario di Piazza Giovanni XXIII. Nessuna nuova struttura in programma. L'unica brillante idea della Regione e di Latini Presidente del Consiglio regionale, è stata quella di spostare il Poliambulatorio fuori dal centro storico, in una struttura di proprietà privata.
Chiediamo quindi alla Giunta Acquaroli di rivedere il proprio piano: la Regione se vuole può, anzi dovrebbe, prevedere ad Osimo, come in realtà era già previsto, un hub di prossimità per le cure primarie, oltre l'ospedale di rete. Le risorse economiche dall'Europa ci sono (e sono tante), serve la volontà di impiegarle per il bene del nostro territorio e della nostra salute.