L' a.d. di Astea Energia lancia l'allarme

Modalità di gestione ATIPICHE e oggettivamente CENSURABILI. Così vengono definite le procedure di riscossione dei crediti di Astea Energia messe in atto dalla precedente amministrazione.
Il nuovo amministratore delegato Fabrizio Micozzi (docente universitario ed esperto in valutazioni aziendali) ha lanciato un segnale d’allarme nella sua relazione al Consiglio Comunale. In Borsa direbbero PROFIT WARNING. E infatti secondo Micozzi il 2014 si caratterizzerà per Astea Energia come il più complesso negli ultimi 20 anni.
L’azienda vanta 5 milioni e 680 mila euro di crediti insoluti e incagliati, che difficilmente saranno riscossi, a fronte di un fondo di svalutazione in bilancio di soli 1,8 milioni. Come a dire che i precedenti amministratori sono stati un po’ troppo ottimisti sulle reali possibilità di recuperare tali crediti.
L’a.d. Micozzi ha puntato l’indice sui cosiddetti MOROSI d’ORO, ossia aziende attive e con fatturati importanti, alle quali veniva concessa la possibilità di non pagare le utenze dell’energia per 6 mesi continuativi e per importi di CENTINAIA di MIGLIAIA di euro, per i quali l’azienda rischia ora di accumulare ENORMI PERDITE.
Un elemento su cui è necessario si faccia chiarezza presso gli organi di controllo aziendale e di revisione contabile.
Così come andrebbe fatta chiarezza sul business delle energie rinnovabili, che secondo Micozzi è stato intrapreso SENZA una reale PIANIFICAZIONE INDUSTRIALE e con budget improvvisati.


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