Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: sui lavori del by-pass
di Padiglione si deve fare piena chiarezza insieme al Sindaco Pugnaloni, anche
agendo anche per vie legali se necessario, per tutelare il Comune e i suoi cittadini.
La realizzazione dell’opera tra via Linguetta e via Jesi
è prevista da una convenzione siglata il 7 Settembre 2006 tra il Comune di
Osimo e la società Cosmo SpA (ex Migan Srl). Una convenzione tuttora valida,
non essendo scaduti i termini di adempimento dei lavori, ma che la Cosmo
potrebbe non rispettare viste le sue note difficoltà economiche che l’hanno
portata ad inoltrare istanza di concordato fallimentare lo scorso 2 luglio, seppur
con prosecuzione dell’attività (che speriamo venga concessa dal Tribunale di
Fermo). In ogni caso l’Amministrazione Comunale ha voluto cautelarsi cercando di
attivare le procedure per escutere la fidejussione. E a questo punto sono
arrivate le prime sorprese. Innanzitutto la garanzia, pari a 748 mila euro, non
copre neanche la metà degli oneri di urbanizzazione, che sono pari a 1 milione
e 800 mila euro. Inoltre la fidejussione non garantisce tutto il periodo della
convenzione ma ha validità annuale (con scadenza fissata il 1° agosto) e veniva
rinnovata dalla ditta con
la clausola che ogni anno doveva essere versato il premio annuale altrimenti
cessava la sua efficacia. Nel corso degli anni sono anche cambiati i
soggetti che hanno prestato garanzia.
Nel 2012 la fidejussione era stata emessa da una società con sede a Roma – la Global
Spa unipersonale, prima denominata Global Trust Spa – che di lì a poco (esattamente
il 4 dicembre 2012) verrà cancellata dall’elenco degli intermediari finanziari
per mancanza di requisiti. Per le annualità successive la Cosmo ha presentato
fidejussioni emesse dalla Fin.Igea Spa, società finanziaria con sede prima a
Nocera Inferiore e poi a Napoli, che di fatto portava avanti il vecchio marchio
Global. Prima della scadenza di agosto il Comune di Osimo ha provato a
contattarla senza successo: la società infatti è risultata irreperibile. Non solo, si è poi
scoperto che la stessa NON è abilitata al rilascio di fidejussioni a favore di
enti e amministrazioni pubbliche o a imprese e privati in genere, come da
segnalazione della Banca d’Italia pubblicata il 29 Luglio. Nella stessa
comunicazione del 29/07/2015 la Banca d’Italia diffidava imprese ed enti
pubblici dall’accettare garanzie prestate da “vecchie finanziarie 106”, ossia iscritte
nell’ELENCO GENERALE di cui all’art. 106 del vecchio TUB, proprio come la
Fin.Igea Spa.
Ma come abbiamo visto i problemi nascono già a fine 2012
e allora ci chiediamo: chi all'epoca aveva accettato la fidejussione della Global, finanziaria poi cancellata
dalla Banca d’Italia, aveva raccolto tutte le informazioni necessarie su questa
società? Se così non fosse faremo in modo che vengano accertate tutte le
responsabilità e che il Comune di Osimo sia tutelato in tutte le sedi.