Filippo Invernizzi, segretario Pd Osimo |
E il Comune di Osimo non è stato da meno, confermando l’impegno nella lotta al cambiamento climatico, tanto che Venerdì 8 Novembre, in Consiglio Comunale, si è discussa la mozione per chiedere la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale, al fine di prendere una posizione immediata e far avere alla questione un ruolo prioritario nell'agenda politica. Azione in linea con quanto già avvento in molti Consiglii regionali, tra cui quello delle Marche, provinciali e comunali (Acri per esempio è stato il primo comune italiano, a seguire Milano, Torino, Napoli, Lucca, etc..).
Questo atto assume profonda rilevanza a livello nazionale, perché chiede alle Amministrazioni di impegnarsi su tematiche della sostenibilità ambientale e ad intraprendere azioni concrete, per aumentare il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e a rendere le persone consapevoli della gravità della situazione e dell’emergenza reale.
Grazie a queste mozioni, le amministrazioni comunali possono avere finalmente un ruolo cruciale in termini di efficientamento energetico, mobilità sostenibile, gestione dei rifiuti ma, soprattutto, nello stimolare l’inizio di percorsi partecipativi caratterizzati da azioni di comunicazione ed informazione, sino ad oggi poco utilizzate dalla politica, che non può più permettersi di essere distratta.
La crisi climatica è un problema reale e necessita di una presa di coscienza collettiva.
Il rapporto tra politica e tematiche ambientali in Italia non è ancora decollato e temi come la Green economy, l’Economia circolare e della Tutela ambientale, seppur inseriti nei programmi elettorali di gran parte delle forze politiche, non hanno portato ad azioni concrete, investimenti puntuali e percorsi virtuosi, ma ad interventi saltuari ed azioni isolate. Il vecchio modo di fare politica, ovvero quello che aggira e non affronta tali tematiche, perché convinto che le azioni virtuose in ambito ambientale non portino voti, anzi molto spesso li dissipino, è la principale causa di questa grave situazione.
A malincuore, questa lontananza della politica è emersa con forza anche ad Osimo nel dibattito in Sala Gialla dell’8 novembre, dove alcuni interventi hanno fatto trasparire quanto le forze politiche di opposizione, seppur la mozione, promossa da Tommaso Spilli sia stata votata all'unanimità, siano ancora lontane anni luce dal poter dare un contributo fattivo, collegiale ed immediato sui temi di tutela ambientale e dei cambiamenti climatici.
Infatti, piuttosto che entrare nel merito dell’emendamento e della sfida globale in questa direzione, nella quale ogni singolo deve concorrere per il proprio ruolo, si è assisto al solito stucchevole susseguirsi di resoconti delle innumerevoli azioni, progetti, attività organizzate e portate avanti in questi anni dai vari schieramenti politici.
Inutile poi commentare le polemiche che hanno animato nei giorni successivi i social network e la carta stampata in merito all'abete di Natale 2019: mi sarei aspettato articoli e contributi di ben altro livello.
Il rapporto tra politica e ambiente deve cambiare, come deve cambiare il modo di fare politica delle opposizioni, che auspico possa tornare ad essere di “vera opposizione”, costruttiva e volano di portare proposte innovative, migliorative ed accoglibili. Di sostenere con fermezza e riconoscere la necessità e l’urgenza di un progetto politico che punti sull'ambiente e sulla sostenibilità e la smetta di cavalcare temi così importanti a livelli così bassi.
Fortunatamente, una situazione ottimale e fertile si è affermata/riconfermata ad Osimo e per questo dobbiamo considerarci fortunati. Mi riferisco alla presenza in consiglio comunale di molti giovani preparati e volenterosi, che affiancati dai consiglieri riconfermati e più esperti, rende questa nuova maggioranza più completa, forte e moderna, in grado non solo di garantire la chiusura dei lavori iniziati in precedenza e non ancora conclusi, ma proporre e concretizzare scelte politiche ed elettorali coraggiose e lungimiranti.